Sono state approvate nel corso di questi anni la Variante Generale al Piano Regolatore (2020) ed è in corso la redazione di una revisione generale del Piano Particolareggiato del Centro Storico.
Nonostante tutti gli sforzi fatti per la condivisione, la partecipazione è stata pressoché assente da parte della cittadinanza. Perché? Forse perché non ci si crede più ad una programmazione che possa dare risultati concreti e puntuali per Corinaldo e per la nostra reale e rispettosa espansione nel rispetto del nostro bellissimo paesaggio. Allora cosa fare: anzitutto rispetto e valorizzazione delle nostre risorse. Rispetto per le necessità di tanti cittadini più o meno giovani, che potrebbero essere interessati al recupero di abitazioni già esistenti o a costruirne di nuove in lotti accessibili e ben vicini ai servizi essenziali. Sarà necessario prevedere e lavorare ad un nuovo ed UNICO Piano Urbanistico, che ascolti e recepisca le necessità ed i bisogni per Corinaldo. Che sia il motore del futuro sviluppo sociale, economico e turistico per i prossimi anni a venire della nostra bellissima città.
Un unico Piano, che includa ed abbia una visione complessiva dell’intero territorio urbano: Centro Storico e, centro abitato, campagna e zone commerciali e produttive. Questa è di fatto una scelta irrinunciabile ed irrimandabile, un passaggio fondamentale. Perché al di là di ogni proposta, progetto, promessa, è qui, in questo “strumento”, che si guida, governa, incentiva il cambiamento, quello reale, la valorizzazione ed il rispetto per il nostro paesaggio. Tutto il resto sono belle e semplici parole. Da sempre consideriamo l'urbanistica lo sviluppo del territorio, quindi solo da qui possiamo programmare la Corinaldo del 2030 del 2040, Corinaldo del domani e dopodomani. Parlare di qualità urbana significa dotarsi di uno strumento urbanistico per riordinare e riorganizzare i nostri luoghi, per rendere il Paese maggiormente vivibile per i residenti, per i turisti e per chi voglia investire.
Alcune proposte concrete:
- nuovo ed UNICO Piano Urbanistico;
- Nuovo parcheggio per residenti, turisti e cittadini;
- Incentivi al commercio, per l’artigianato artistico, enogastronomia e per l’ospitalità, che iniziano o migliorano la qualità della propria attività;
- nuovi recuperi e restauri (tra cui Le Cento Scale, Porta Nuova e di Porta Santa Maria del Mercato).
- Nuova conformazione della piazza il Terreno;
- Creare percorsi naturali e piste ciclopedonali;
- PISCINA di GIUSTE DIMENSIONI e COPERTA e struttura POLIVALENTE e BOCCIODROMO;
- Potenziamento dell’UFFICIO e Settore MANUTENZIONI, presso il quale i cittadini potranno segnalare i guasti o i problemi di varia natura;
- Progetto città senza barriere.
Come è potuto succedere che si sia costruito un nuovo sito sportivo, architettonicamente impattante, alla Nevola, su un’area ricca di potenzialità archeologiche che per molti di noi corinaldesi è di grande valore ed interesse storico? Non c’erano altre aree disponibili, da poter recuperare, per la realizzazione dei nuovi impianti sportivi? Lasciamo a Voi lettori le giuste considerazioni
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