In campagna elettorale il gruppo Corinaldo Guardare Oltre ha assunto alcuni impegni con gli elettori: innanzi tutto la trasparenza nelle scelte e la volontà di mettere al primo posto il bene collettivo, anche quando chiede di accantonare le ambizioni personali e riporre nel cassetto alcuni sogni.
E’ quanto accaduto a Lorenza e Laura, che hanno ricevuto molte preferenze, ma non sono entrate a fare parte della giunta ed hanno comunque assunto dei ruoli importanti all’interno del Consiglio Comunale.
I criteri per la scelta del quarto assessore erano stati indicati in campagna elettorale: si sarebbe tenuto in considerazione il tipo di delega necessaria, la competenza ed il numero di preferenze ricevute.
Sulla base di queste valutazioni Gianni Aloisi ha nominato i componenti della squadra chiamata ad amministrare il Comune di Corinaldo. In realtà non è stata una scelta solitaria del Sindaco, ma un ragionamento articolato dall’intera squadra, tenendo conto della necessità di fornire risposte immediate ai bisogni della cittadinanza.
Lorenza: ti aspettavi di avere così tanto consenso?
Prima di tutto vorrei ringraziare per la fiducia accordatami, è stata davvero una piacevole sorpresa per una persona come me, fino a questo momento estranea allo scenario politico- amministrativo. Non è una cosa scontata, per cui sono estremamente grata nei confronti dei Corinaldesi per quello che hanno saputo vedere in me e mi sento di promettere che continuerò a non darlo per scontato.
Ti ha sorpreso la proposta del Sindaco di essere nominata assessora alle politiche sociali?
Una volta ufficializzati i risultati dei seggi elettorali, mi è stato fin da subito proposto il ruolo di assessora alle politiche sociali.
Sarò sincera, non credevo in una tale fiducia in me e nelle mie competenze da parte di tutto il gruppo, che ha saputo davvero guardare oltre la mia giovane età e la mia, fino ad ora, estraneità alla realtà politica, accogliendomi con calorosi abbracci e sinceri sorrisi la sera dei risultati, confermando, ancora una volta, che mi trovavo nel posto giusto.
Per quale motivo hai rifiutato la proposta?
Purtroppo, per motivi lavorativi inderogabili ho dovuto, a malincuore, rifiutare l'assessorato. Credo che tale ruolo debba essere ricoperto da qualcuno che possa offrire la massima dedizione possibile ed io, al momento, non avrei potuto assicurarla. Ci sono molte cose sulle quali lavorare, situazioni anche impellenti che vanno gestite nel più breve tempo possibile, perciò servono persone che possano agire nell’immediato.
E’ stata una decisione difficile da prendere?
Dal mio punto di vista, questa decisione costituisce una forma di rispetto nei confronti dei cittadini, dei loro bisogni ed una dimostrazione di come io non abbia mai aspirato a nessun tipo di poltrona. Ho sempre sostenuto che mi piacciono le buone idee, i progetti ben pensati e, dunque, mi impegnerò a lavorare sui temi di cui mi avete sentito parlare nei vari incontri della campagna elettorale ed a cui tengo molto, ma lo farò da una posizione più defilata.
Sono una persona estremamente riflessiva e razionale e credo che, specialmente quando si ricoprono determinate posizioni, ci si debba muovere con gradualità, senza fare il passo più lungo della gamba. È per questo motivo che ritengo che il ruolo di consigliere comunale possa offrirmi la possibilità di assorbire quanta più esperienza possibile da chi di strada ne ha fatta molta più di me.
Ho deciso di mettermi a disposizione della comunità e sono ancora qui a farlo. Ho piena fiducia nella neoeletta Giunta Comunale, come loro l’hanno avuta in me e spero che potremo essere, per i cittadini, un punto di riferimento nella vita di tutti i giorni.
All’interno del Consiglio Comunale hai assunto il ruolo di capogruppo di maggioranza, un impegno politico importante anche per costruire un dialogo con i capogruppo di minoranza. Quale è il tuo impegno in questo ruolo?
Innanzitutto ci tengo a ringraziare il sindaco e tutta la squadra per aver deciso di affidarmi un ruolo così importante, un ruolo di dialogo appunto. Nel mio lavoro ho imparato che il miglior sistema che possiamo attivare quando ci troviamo di fronte ad un obiettivo comune è quello cooperativo. Credo proprio che porterò avanti questo ruolo a modo mio, con i toni pacati che mi contraddistinguono con l’intento di creare un terreno più fertile possibile per una reale cooperazione. Cooperazione che non vuol dire condividere la stessa prospettiva, ma far tesoro delle diverse visioni per trovare insieme il modo più funzionale a raggiungere l’obiettivo che è e sarà sempre quello di favorire una maggiore qualità di vita ai cittadini.
Laura: dopo la rinuncia di Lorenza, hai avuto modo di confrontarti con il Sindaco rispetto alla tua eventuale nomina ad assessora?
Partendo dal presupposto che Lorenza sarebbe stata un “assessore ideale” e che credo fermamente nella nostra nuova idea politica per Corinaldo, penso sia doveroso spiegare, a chi mi ha dato fiducia, (e non), la motivazione per la quale, dopo la rinuncia obbligata di Lorenza, io non faccia parte della Giunta.
Lo devo ai miei 146 elettori ed a tutta la Comunità, a chi, anche se non ha dimostrato di credere in me con la “famosa X”, mi apprezza e mi sostiene in ogni caso.
Una volta che Lorenza ha rinunciato all’incarico di assessore ai servizi sociali, (visto che puntiamo alle competenze), il medesimo assessorato, per forza di cose, è passato a Gianni.
Sarebbe rimasto fuori dai ranghi l’assessorato al bilancio. Gianni è il Sindaco ma non può occuparsi di due settori così importanti nello stesso tempo.
Quali sono i motivi che ti hanno portato a fare un passo indietro?
Ci ho pensai uno/due giorni.
Vorrei spiegare cosa mi ha portato alla decisone finale.
Punto uno:
Oggi la comunità ha bisogno di risposte veloci alle domande che pone. I tempi sono difficili e la complessa situazione economico-sociale nelle piccole comunità come Corinaldo si sente bene.
Punto due:
Avrei potuto accettare di prendere sulle spalle un assessorato che non mi compete; i cittadini avrebbero dovuto aspettare mesi e mesi prima di avere risposte da me. Ed io questo volevo? No. Non lo volevo e non lo voglio.
Punto tre:
Ho sempre ripetuto e creduto fermamente, che le competenze siano alla base di una buona politica/amministrazione.
Punto quattro:
Non ci possiamo lamentare dei nostri ministri, si dei nostri ministri, (parlo proprio di loro) che per occupare una poltrona sono disposti ad accaparrarsi un Ministero senza averne le competenze professionali, creando gravi danni. E noi ci comportiamo allo stesso modo nel nostro piccolo? No. Non mi sta bene.
Punto cinque:
La mia figura professionale e la mia carriera universitaria non mi hanno di certo abilitata nell’immediato a prendermi in carico un assessorato del genere. Quindi ho valutato molto, insieme alla squadra, tutte le possibili dinamiche.
Sono giunta alla conclusione che, per il bene della comunità, era meglio fare un passo indietro, per farne tre avanti tutti insieme.
E badate bene, non soltanto per il bene del gruppo, ma della comunità.
Rispetto alla scelta fatta, ci sono state delle osservazioni che ti hanno infastidita?
Chi insinua che dietro ci siano giochi politici di abilità burattinaia si sbaglia di grosso. Laura non è il burattino di nessuno. Laura ha un cervello e Laura prende decisioni. Laura se vede qualcosa che non va ne parla con la squadra, chiede spiegazioni e se le spiegazioni non sono ben motivate e sostenute dai principi in cui crede Laura torna a casa.
Il gruppo consigliare di Corinaldo Guardare Oltre ti ha indicata come Presidente del Consiglio Comunale e il consiglio ti ha eletta con i voti della maggioranza.
Sono fiera che la mia squadra abbia designato me come Presidente del Consiglio Comunale; per me è un onore ed un privilegio ricoprire questo ruolo così importante ed allo stesso tempo nuovo per il nostro Comune.
Vivrò questo ruolo con grandissima responsabilità perché è un ruolo di garanzia per i nostri cittadini, i quali si aspettano molto da Noi.
Attraverso le nostre scelte e le nostre decisioni il Consiglio Comunale dovrà fare di tutto per rispettare al meglio i cittadini e non può deludere. Mi auguro che l’aula consigliare sarà un terreno di proficuo confronto.
Spero vivamente che nel momento in cui ci troveremo a prendere delle decisioni importanti per la nostra Corinaldo ci troveremo coesi; perché l’unico obiettivo, per tutti, sarà il bene della nostra Città.
Il Presidente del Consiglio è una figura nuova nella quale io credo fermamente.
Farò del mio meglio per far sì che il Consiglio comunale sappia interpretare al meglio le istanze della città e che sia un Consiglio comunale costruttivo, imparziale e rispettoso delle regole.
Sono certa che in questo percorso cresceremo Noi e crescerà la comunità intera.