PROGRAMMA ELETTORALE

 


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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA LISTA CIVICA 

CORINALDO GUARDARE OLTRE

CANDIDATO SINDACO GIANNI ALOISI



“Quando parli stai solo ripetendo quello che sai.
Ma quando ascolti puoi imparare qualcosa di nuovo.” (Dalai Lama)




La partecipazione per contribuire a migliorare il luogo in cui si vive


Il Comune è oggi l’Istituzione più vicina al cittadino, il luogo per eccellenza dove si realizza il coinvolgimento e la crescita sociale, culturale ed economica dell’intera Comunità. Ognuno di noi, quotidianamente, è coinvolto nelle vicende amministrative della propria città e pertanto matura una forte consapevolezza a voler partecipare direttamente, anche con il proprio voto, a contribuire al miglioramento della qualità della vita del proprio comune. Proprio per questo l’Amministrazione Comunale dovrà avere un dialogo costante con la propria cittadinanza, creando un rapporto sinergico tra i diversi soggetti istituzionali, il terzo settore e le attività produttive. Solo in questo modo e attraverso l’ascolto dei problemi della Comunità, sarà possibile affrontare serenamente ogni situazione. I modi e gli strumenti ci sono già, non occorre inventarsi nulla, ma sarà necessario verificarne il reale ed efficace funzionamento. Ad ogni modo, la disponibilità degli amministratori e la delega specifica all'Attuazione del Programma sono l'inizio di un serio coinvolgimento dei cittadini. Possiamo così migliorare, attuando uno strumento che già è previsto dal nostro Statuto: il Consiglio Comunale Aperto. Un momento nel quale confrontarsi direttamente con tutti, per condividere le criticità e i suggerimenti spontanei di cittadini e associazioni.



Cominciate col fare il necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.” (San Francesco d’Assisi)



Non presentiamo ai CORINALDESI un “libro dei sogni” come programma, pieno di promesse che svaniscono il giorno dopo lo spoglio elettorale. Oggi più che mai, i cittadini e le famiglie hanno bisogno di qualcuno che miri al cuore dei problemi e li risolva, con decisione, chiarezza e senza tentennamenti di sorta.

Un programma semplice, sintetico e realizzabile, che ci impegni a concretizzare un progetto per un Comune di qualità e del vivere bene. Un Comune dove il territorio è paesaggio e dove l'ambiente è natura. Un Comune dove al posto della tutela ci sarà la valorizzazione. Un Comune vivo, vivace ed attrattivo verso chi ci abita e verso chi viene a visitarlo. Un Comune che siamo orgogliosi di vivere. “Diciamo quello che facciamo, facciamo quello che diciamo”.



UNA POLITICA DEL BUON VIVERE



Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita”. (Rita Levi Montalcini)



Politiche sociali



Nel quotidiano delle nostre famiglie, nel vivere un paese, abbiamo costi diretti più evidenti, ma spesso abbiamo anche oneri indiretti non immediatamente quantificabili. Pur mantenendo una prudente gestione finanziaria, lasciando le aliquote base per le principali imposte, tasse e agevolazioni, crediamo in una doverosa e generosa attenzione verso l'innalzamento della qualità dei servizi già noti, prevedendone anche di nuovi. E’ questo il vero valore del vivere in un Paese come Corinaldo ed è uno degli aspetti che può rendere il nostro borgo attrattivo.

Il senso di comunità che ci caratterizza e la qualità della vita possono aiutarci a crescere dal punto di vista demografico ed invertire la tendenza degli ultimi anni.



Questo è un buon punto di partenza che ci permetterà di mantenere, da un lato, una certa serenità e, dall'altro, di fare un passo avanti, seguendo il buon senso e la giusta misura che ci sono propri; un nuovo progetto per il SOCIALE.



Quali sono le proposte? 



Il settore dei SERVIZI ALLA PERSONA è di profonda rilevanza, visti soprattutto i disagi degli ultimi anni dovuti alla pandemia, la quale ha portato indigenze economiche, psicologiche, di salute e sociali, non dimenticando l’attuale crisi nel cuore d’Europa che sta inevitabilmente recando danni collaterali anche al nostro Paese. Il tutto in un contesto macro-sociale in cui è sempre più evidente che la disponibilità dei beni materiali forniti dalla modernità non rappresenta più una condizione sufficiente per assicurare il benessere della persona, bisognosa anche di beni non-materiali, tra cui i servizi, in particolar modo di  servizi “orientati alla persona”.

Dare attenzione ai suddetti servizi significa curare il benessere della collettività, migliorare la qualità della vita, essere una realtà maggiormente attrattiva, oltre che apportare benefici sul piano dell’equità e dell’ottimizzazione delle risorse.



L’idea principale è di istituire a Corinaldo “IL SERVIZIO DEI SERVIZI.



Che cos’è il servizio dei servizi? 

E’ un contenitore di servizi specifici e diversificati, divisi per settore, accomunati dallo scopo di promuovere salute e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, ponendo una particolare attenzione al contrasto di due fenomeni, ormai riconosciuti anche dalle evidenze scientifiche, come determinanti  sociali della salute, ovvero l’isolamento sociale e la solitudine. Due problematiche acuite dalla pandemia, con forti ripercussioni sul benessere globale della persona e che tocca ormai, in maniera trasversale, diversificate e sempre più diffuse fasce di popolazione.

Il Servizio dei Servizi, è stato pensato per  poter comprendere  diversi assetti organizzativi a seconda  dei  bisogni a cui voler far fronte, quindi un’idea “plastica” che potrà evolversi, modificarsi  ed arricchirsi  in molteplici e future altre iniziative.

Un progetto  in continuo divenire che inizieremo con azioni finalizzate a: 

- attivare la fornitura di servizi alle persone diversamente abili e/o ad anziani non autosufficienti (ad esempio TAXI SOCIALE per spesa, ricette e visite mediche, disbrigo di pratiche burocratiche…) così da migliorare la qualità di vita e promuovere strategie di inclusione sociale.

- realizzare un luogo d’incontro, aperto a tutta la popolazione ed in particolare agli anziani, dove oltre a favorire la socializzazione vengano svolte attività di stimolazione cognitiva e di condivisione intergenerazionale.

Invecchiare, infatti, porta con sé cambiamenti universali che coinvolgono aspetti biologici, psicologici e sociali dell’individuo. La comparsa di sintomi fisici, il pensionamento, la perdita di autonomia possono lentamente e progressivamente indurre gli anziani all’isolamento, perdendo una dimensione progettuale sul domani.

Una risposta a ciò è costituita dalle iniziative di apprendimento ed educazione permanente (life long learning).

Il punto di partenza del life long learning è quello di considerare ogni generazione, portatrice sana di saperi e abilità che, se comunicati e condivisi, portano ad una crescita delle competenze individuali e, in senso più ampio, della società stessa.

Il cambiamento della struttura socioeconomica e culturale dell'attuale società occidentale ha modificato profondamente il ruolo dell’anziano come collante tra passato e presente. La famiglia, sempre più orientata verso una struttura nucleare e spesso dislocata rispetto alle sue origini, non sempre è un luogo d’incontro e di scambio. Parimenti, le strutture presenti nel territorio, essendo pensate per età omogenea (asili nido, case di riposo) tendono a scoraggiare, piuttosto che ad incentivare, l’apprendimento intergenerazionale;



- creare uno spazio giovanile di aggregazione in cui i ragazzi possano scoprire e coltivare passioni e talenti, con il sostegno di educatori e professionisti;



- studiare la fattibilità di una tipologia abitativa in stile CO-HOUSING, dove siano presenti  tutti i servizi essenziali; 



- concretizzare un doposcuola ad hoc, con il sostegno di operatori specializzati, rivolto a bambini e ragazzi con difficoltà  di apprendimento e/o metodo di studio. Queste difficoltà hanno, infatti, spesso ripercussioni sia sul lavoro a scuola che sulla vita personale. Gli ostacoli che incontrano nel processo di apprendimento portano spesso i ragazzi ad essere demotivati, disinteressati e a mettere in atto atteggiamenti di evitamento nei confronti dei compiti scolastici per sottrarsi alla frustrazione e all’insuccesso atteso.

Sono pochi gli aiuti specifici che il territorio offre a questi bambini, ragazzi e alle loro famiglie.  Un doposcuola specialistico permetterebbe ai genitori di riappropriarsi del loro “legittimo” ruolo di papà e mamma, preservando la relazione con il proprio figlio da una conflittualità che spesso si manifesta quando arriva il momento di fare i compiti e, al tempo stesso, accompagnerebbe gli alunni nell’acquisizione di strumenti che mirino allo sviluppo della propria autonomia e accrescano le loro capacità metacognitive.



- diversificare l’offerta nei centri estivi e offerte formative per ragazzi, dando la possibilità di un servizi su misura e adatti alle diverse fasce d’età. 



- Istituire gli  “orti sociali”; dei frustoli di terreno a servizio della passione e della vocazione agricola del nostro centro. 

- Prestare attenzione verso iniziative di buona accoglienza e integrazione. In un momento difficile, a livello geopolitico, come quello attuale, è necessario guardare oltre la necessità di assicurare il soddisfacimento dei bisogni primari e riscoprire, nella ricerca delle condizioni per una equilibrata inclusione sociale, il senso più profondo del termine comunità.

- Pensare azioni concrete di sostegno alla genitorialità. Le politiche familiari, infatti, sono quelle che “assicurano o dovrebbero assicurare alle famiglie e alle persone, indipendentemente dalle loro condizioni economiche e sociali, la possibilità di progettare, generare, crescere figli affinché abbiano adeguata cura e prospettive di futuro, senza eccessivi oneri sull’esistenza e le prospettive di vita dei genitori stessi e di altri familiari coinvolti nella cura”(Ranci Ortigosa, 2007).

- Ripensare alla viabilità in modo che i ragazzi possano raggiungere in autonomia ed in sicurezza i luoghi di maggiore interesse (scuole, centri sportivi, parchi).



Nelle politiche sociali rientra anche l’attenzione ai servizi scolastici e allo sport.

LA SCUOLA è la prima palestra di vita

A scuola si imparano molte cose, non solo nozioni e formazione; si acquisiscono abilità fondamentali come la capacità di relazionarsi e di socializzare.

Vista l’importanza che la scuola riveste, riteniamo che l'amministrazione debba continuamente confrontarsi con la scuola, nel rispetto dei ruoli istituzionali, supportandola e condividendone progetti ed iniziative. 

Inoltre pensiamo che l’amministrazione possa porsi in ascolto delle famiglie per capire come poter migliorare tutti i servizi scolastici.

Anche per le politiche scolastiche il DIALOGO sarà lo strumento migliore per crescere in servizi e qualità della vita.

Proponiamo inoltre di pensare alle scuole come luoghi aperti alle esigenze della collettività.



SPORT è INCLUSIONE.

A Corinaldo troviamo una miriade di associazioni sportive, ognuna con le proprie esigenze di tipo logistico ed organizzativo. L’obiettivo è fare in modo che ogni associazione abbia gli spazi e i tempi per praticare la propria disciplina.
Il nuovo polo sportivo che si sta realizzando e le altre strutture esistenti dovranno essere gestite in modo sinergico e funzionale, garantendo la massima accessibilità agli utenti.

Non dimentichiamoci però che lo sport ha un costo, sia per le associazioni che per i fruitori. Lo scenario attuale sta accentuando le difficoltà all’interno dell’economia familiare e associazionistica; in questa situazione l’Amministrazione Comunale ha il dovere di facilitare l’accesso ai servizi sportivi, contribuendo con i mezzi a disposizione

Politiche sanitarie 

SANITA’ si coniuga bene con la parola DIGNITA’

Compito dell’amministrazione è quello di occuparsi della salute, della protezione sociale  e del benessere dei cittadini, rivendicando il ruolo istituzionale di controllo, proposta e collaborazione con la Regione e le aziende sanitarie.
Vogliamo creare una più fattiva collaborazione tra Amministrazione Comunale e ASUR Marche, al fine di migliorare l’offerta delle prestazioni sanitarie ed avere un costante monitoraggio dei servizi erogati e delle relative tempistiche. Questo ruolo oggi è particolarmente importante, anche in vista della realizzazione della Casa della salute (Casa della Comunità), che rappresenta un grande potenziale per il benessere della comunità.
Altro aspetto importante è il rafforzamento del rapporto tra Amministrazione Comunale e Fondazione Santa Maria Goretti, sollecitando politiche volte a migliorare la qualità della permanenza nelle strutture. 

La tutela della salute non si limita alla collaborazione con altri soggetti istituzionali; riteniamo che il Comune possa avere un ruolo importante in ambito della prevenzione, della corretta informazione e della tutela dell’ambiente.

In particolare proponiamo di attivare una serie di iniziative volte a favorire uno stile di vita migliore e che sono strettamente collegati ad altri punti del programma, come ad esempio la realizzazione di orti sociali, la promozione di attività all’aria aperta, coinvolgendo anche le associazioni presenti sul territorio e tutta la politica della qualità urbana.



Politiche del lavoro

Nel contesto sociale sopra descritto e per le difficoltà che ci troviamo ad affrontare ogni giorno come persone e come società nel suo insieme, IL LAVORO ha un’importanza fondamentale perché crea benessere e sviluppo per l’intero territorio. 

Da questo punto di vista il lavoro è un’opportunità per crescere insieme.

Pensiamo che l’impegno dell’amministrazione debba muoversi su due livelli:

- aiutare il territorio ad essere attrattivo, così da stimolare nuovi investimenti e offrire un modello di vita più sostenibile rispetto a realtà più grandi,

- impegnarsi a rimuovere gli ostacoli che penalizzano lo sviluppo di attività nel nostro territorio.

Azioni da mettere in atto:

- Il settore agricolo rappresenta una risorsa storica del nostro territorio, benché negli ultimi anni si sia ridotto notevolmente il numero degli addetti e delle aziende. Inoltre rappresenta un volano per la promozione e la salvaguardia del territorio.

Azioni sinergiche tra ente comunale e aziende agricole  sono fondamentali per la valorizzazione di quel patrimonio di saperi e conoscenze di cui i nostri agricoltori sono custodi e per l’individuazione di strumenti innovativi che possono rendere il settore più attrattivo anche per le nuove generazioni.

In particolare un’amministrazione, con le proprie competenze politiche e tecniche, può sostenere l’agricoltura rispetto alle nuove problematiche che ricadono fortemente su questo settore (come ad esempio a causa dei cambiamenti climatici).

Un’attenzione particolare andrà rivolta alla promozione dei prodotti tipici e a km zero, oltre che al biologico, in attuazione delle politiche poste in essere dalla Regione Marche.

- Molto importante per noi tutti è, e continuerà ad essere, la manutenzione delle strade, per agevolare chi vive o lavora in campagna

- In un’ottica di sostegno al settore produttivo agricolo, riteniamo sia necessario investire su un nuovo MATTATOIO, nuova struttura in un luogo più idoneo, che dovrà poter tornare ad essere il fiore all'occhiello della nostra attività agricola.



- Il settore dell’artigianato è stato fortemente penalizzato dalla crisi economica.  Un nuovo incentivo potrà essere sperimentato collegandosi con le scuole del territorio e utilizzando il web per promuovere le attività. Si tratta dunque di cercare e sperimentare nuove strade per trasformare questo settore oggi poco incisivo in un’opportunità di creare lavoro.

- Promuovere  esperienze di smart-working, creare spazi di coworking e promuovere stage formativi potrà essere un modo per rivolgersi alle nuove generazioni;



- Mettere a disposizione ulteriori risorse economiche alle attività commerciali,  liberi professionisti, artigiani, che permettano loro di affrontare l’attuale crisi sociale e di conseguenza la crisi economica;

- Istituire un fondo di garanzia per finanziamenti alle star-up;

- Pensare alla tecnologia come un’infrastruttura fondamentale per la vita delle imprese.



QUALITA’ URBANA



Non giudicare ogni giorno dal raccolto che hai ottenuto ma dai semi che hai piantato”

 (Robert Louis Stevenson)



Sono state approvate nel corso di questi anni la Variante Generale al Piano Regolatore (2020) ed è in corso la redazione di una revisione generale del Piano Particolareggiato del Centro Storico. 

Nonostante tutti gli sforzi fatti per la condivisione, la partecipazione è stata pressoché assente da parte della cittadinanza. Perché?

Forse perché non ci si crede più ad una programmazione che possa dare risultati concreti e puntuali per Corinaldo e per la nostra reale e rispettosa espansione nel rispetto del nostro bellissimo paesaggio.

Allora cosa fare: anzitutto rispetto e valorizzazione delle nostre risorse. Rispetto per le necessità di tanti cittadini più o meno giovani, che potrebbero essere interessati al recupero di abitazioni già esistenti o a costruirne di nuove in lotti accessibili e ben vicini ai servizi essenziali.



Il palazzetto dello sport alla Nevola ha creato un precedente pericoloso nel metodo e nel merito.



Nei fatti la zona Nevola è divenuta una frazione di fondo valle, anche in preda al degrado ambientale. 



Sarà necessario prevedere e lavorare ad un nuovo ed UNICO Piano Urbanistico, che ascolti e recepisca le necessità ed i bisogni per Corinaldo. Che sia il motore del futuro sviluppo sociale, economico e turistico per i prossimi anni a venire della nostra bellissima città. Un unico Piano, che includa ed abbia una visione complessiva dell’intero territorio urbano: Centro Storico e, centro abitato, campagna e zone commerciali e produttive.

Questa è di fatto una scelta ed un passaggio fondamentale. Perché al di là di ogni proposta, progetto, promessa, è qui, in questo “strumento”, che si guida, governa, incentiva il cambiamento, la valorizzazione ed il rispetto per il nostro paesaggio. Tutto il resto sono belle e semplici parole.



La Conservazione e la Valorizzazone dei beni culturali è il fondamento di una seria Amministrazione, che si dica interessata alla funzione vitale del Centro Storico. 

Se da un lato è iniziata una seria e fortemente voluta attuazione di recupero e restauro delle civili abitazioni e dei palazzi storici, dall'altro è quanto mai necessario riprendere  ad investire nel Centro Storico. E' questo uno dei cardini delle politiche culturali e turistiche di Corinaldo, non di certo le bandiere che ne sono la cornice. Forma e sostanza. 



Oggi siamo ad una scelta importante, continuare a proseguire su questa strada attuando 4 scelte strategiche:

1-nuovo parcheggio per residenti, turisti e cittadini: zona attuale scuola media “G. Sforza”;

2-incentivi economici per il commercio, per l'artigianato artistico, per l'enogastronomia e per l’ospitalità, che iniziano o migliorano la qualità della propria attività (max 15.000,00 euro) e eventuale inserimento di un mercato alimentare nel fine settimana (km0);

3-nuovi recuperi e restauri: via del Fosso e del suo camminamento, le Cento Scale, piazza del Cassero e Arena del Sole Nascente, circolo Cittadino (ipotesi di realizzarlo presso palazzo Marcolini) e nuova conformazione della piazza il Terreno, recupero e restauro di Porta Nuova e di Porta Santa Maria del Mercato e seconda fase del Gioco del Pallone, nonché delle aree verdi all' interno delle mura e della Fonte del Calcinaro.

4- Creare percorsi naturali di collegamento tra i comuni di Mondavio, Monte Porzio, Trecastelli, Ostra, Ostra Vetere, Barbara e Castelleone che incrementino flussi e possibilità di mobilità sostenibile sia a piedi, sia in bici che a cavallo



Chiesa di S. Maria in Portuno a Madonna del Piano

Per questo edificio, già oggetto di ricerche da molti anni da parte dell’Università di Bologna, abbiamo un progetto di seria valorizzazione.

Il sito di Madonna del Piano diventerà, entro breve tempo, il riferimento per tutto questo settore della valle del Cesano, con un collegamento che, muovendo da Senigallia, potrà unire l’antica chiesa di S. Maria in Portuno con l’ex mulino Patregnani e con l’area archeologica dell’antica Città di Suasa, all’interno di un nesso storico e culturale inscindibile.



Ci sono delle opere pubbliche che riteniamo fondamentali per il futuro di Corinaldo.



1-Abbiamo previsto la realizzazione di DUE piste ciclabili e pedonali. Una pista ciclabile lungo la strada che collega Madonna del Piano e Sant'Isidoro e un nuovo collegamento pedonale tra la zona Nevola e la valle del Cesano. Due opere fondamentali per la sicurezza dei pedoni e degli sportivi;

Per tale progetto si darà importanza alla collaborazione e sinergia con il mondo dell'agricoltura per realizzare passaggi naturali (esempio la “capezzagna”) incentivati anche con contributi economici, piuttosto che opere di cementificazione del paesaggio.

2-Scelta che riteniamo quasi irrimandabile sarà la costruzione di una nuova PISCINA, di giuste dimensioni e coperta, per tutta la cittadinanza ed una piccola struttura polivalente-bocciodromo;

3-Casa della Salute: luogo decoroso che ospiterà ambulatori medici ed altri servizi sanitari del nostro territorio.



La manutenzione delle strade è per noi fondamentale. Permette di risparmiare soldi pubblici. Potenzieremo l'UFFICIO MANUTENZIONI, presso il quale i cittadini potranno segnalare i guasti o i problemi di manutenzione: avrà il compito di coordinare e provvedere tempestivamente alla riparazione e alla messa in sicurezza dei guasti. I danni possono essere contenuti se affrontati con tempestività. L’Ufficio avrà il compito anche di programmare le manutenzioni delle strade



Impatto sull’ambiente

Continuare a finanziare la realizzazione degli impianti fotovoltaici sulle strutture e sulle pertinenze pubbliche dovrà essere un obiettivo primario. Una realtà di pannelli nei luoghi e nei posti giusti che ci permette, nel rispetto dell'ambiente, di utilizzare una fonte rinnovabile, il sole, per produrre energia. 

Valutare i già conosciuti incentivi statali a riguardo (ad esempio la conversione dei tetti delle stalle agricole) da sostenere con ulteriori contributi comunali (con contributo da erogare o con sgravio negli oneri comunali per la realizzazione) al fine di accelerare la transizione ecologica. Superare il 50% l’energia prodotta per il consumo pubblico.

L'importanza del verde pubblico anche nella sua accezione sociale, oltreché ambientale è indiscutibile e sotto gli occhi di tutti. Un “parco delle Fonti” ottimamente custodito e impreziosito ogni anno con nuovi giochi e servizi è per noi e ci auguriamo per tutti voi, una soddisfazione incommensurabile. 

Vedere che anche nei giorni feriali, e non solo nei festivi, è frequentatissimo è segno di una corrispondenza di giuste scelte politiche. 

Oggi è più che mai necessaria la ristrutturazione e la gestione dei servizi igienici nella struttura esistente di viale Dietro le Monache e dei nuovi nella struttura a ridosso della pista, una sistemazione del manto della stessa vecchia pista. 

E' nostra intenzione rivedere integralmente la gestione dell’energia pubblica. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere il risparmio energetico e anche economico.

E' qualità urbana e rispetto per le aziende che vi lavorano anche il modo in cui vorremmo gestire la pulizia e la manutenzione delle nostre aree per gli insediamenti produttivi

E' qualità urbana anche l'impegno per la campagna di disinfestazione dalla zanzara tigre che potenzieremo e miglioreremo notevolmente. 

Riteniamo inoltre che il servizio di trasporto locale debba essere potenziato al fine di diventare reale e utile alternativa all’utilizzo delle automobili con l’istituzione di un  Minibus Urbano elettrico e soprattutto migliorare il collegamento pubblico con Senigallia in funzione anche delle necessità e degli impegni dei nostri ragazzi. 



Per quanto riguarda i rifiuti, in questi anni, si sono scritti fiumi di parole, ma la realtà è molto positiva, abbiamo raggiunto dei traguardi insperati. 



E' nostra ferma intenzione proporre di incentivare ulteriormente tutti quei sistemi di riduzione dei rifiuti e di buone pratiche ambientali: acquistare almeno due BIOTRITURATORI per le potature domestiche ed introdurre un più incisivo sistema premiale per chi produce meno quantità di rifiuti e ricicla di più.



L'agricoltura 

Corinaldo è un borgo antico, incastonato nella biodiversità della collina marchigiana, tra due vallate, dove ancora il paesaggio muta i suoi colori nel tempo scandito dalle stagioni. E’ il verde, il giallo, il rosso, ed allora l’argento delle chiome d’olivo che spunta tra le zolle di terra a regalarci il suo prezioso olio che condisce la nostra tavola, ma anche le linee dei filari di vite che riempiono i nostri calici annaffiando le nostre pietanze, quelle preparate con il colore del grano e di altri frumenti, contornate dai nostri ortaggi e frutti che spesso accompagnano un piatto di carne proveniente dai pascoli della razza marchigiano o da animali da cortile.

Siamo un piccolo spazio fortunato, che ad ovest si affaccia verso l’appennino umbro-marchigiano, ove svetta il Catria, che si trova a pochi passi, così come verso il mare Adriatico, che saluta dalle finestre che si aprono ad est.

Questo territorio fino a pochi anni fa vedeva la presenza di una sua cantina sociale, dove quasi ogni famiglia portava le proprie uve e si chiamava Val Di Nevola. Grazie ad un coraggioso passaggio generazionale e la volontà dei giovani, ancora oggi, tra i confini dei più noti disciplinari (verdicchio dei castelli di Jesi, lacrima, ecc), spiccano cantine conosciute per importanti etichette che portano il borgo a  travalicare i confini provinciali e raggiungere anche i mercati esteri.

Sempre i giovani corinaldesi si sono mostrati esempio di innovazione ed ingegno ed hanno diversificato l’attività caratteristica dell’agricoltura che non sempre è così economicamente gentile, e viene supportata da interessanti proposte come agri-camperismo o luoghi magici dove pernottare, fattorie didattiche e nuove culture, sono esperienze importanti che ci fanno capire come sia importante diversificare. Ad esempio una fattoria può diventare anche un laboratorio dove coinvolgere persone con disabilità. Un altro esempio di diversificazione è rappresentato dall’esperienza degli agrinido, già avviati nei territori limitrofi.

Sembra banale, ma la frase ormai nota che l’uomo “almeno una volta nella vita avrà bisogno di un medico, di un avvocato o di un architetto ma, ogni giorno, almeno tre volte al giorno, ha bisogno di un contadino” racchiude il vero senso della fortuna del  buon vivere in un territorio come il nostro. Ed è il contadino delle nostre colline che ogni giorno si prende cura e dipinge il paesaggio, preservandolo anche da rischi e pericoli ambientali.

L’agricoltura quindi è l’anello di congiunzione di tutti i settori: quello economico, quello relativo alla protezione e salvaguardia del territorio e quello culturale. Il mondo dove tradizione ed innovazione si coniugano perfettamente, per affrontare le sfide di un’economia circolare a cui siamo chiamati, che tenga conto delle necessità alimentari e dello smaltimento dei rifiuti.

Sarà quindi importante coniugare idee nuove con i bisogni di chi lavora in questo settore. In alcuni territori ad esempio si è iniziato a prendersi cura del verde pubblico mediante l’impiego di asini o caprette, opportunamente guidati e controllati. Un’idea certamente non realizzabile in tutte le aree, ma che può rappresentare una soluzione alternativa rispetto ai più costosi interventi manutentivi. 

Si può pensare alla filiera corta ma anche dare un senso e creare una  fattoria “circolare” che promuova e metta in rete le aziende già presenti e che attragga nuovi investimenti. Ad idee di questo tipo il Comune potrà dare un sostegno fattivo soprattutto in tema di progettazione.

Una progettazione svolta in sinergia anche con il mondo dell’imprenditoria, il cittadino di qualsiasi età, il mondo della scuola mediante iniziative quali visite e progetti didattici, il visitatore ed il consumatore consapevole. 

Considerata la centralità di Corinaldo rispetto ai poli universitari di  Ancona e Macerata a cui aggiungere Bologna e Perugia, sarebbe interessante anche l’idea di individuare la possibilità della presenza sul territorio di una sede secondaria, quale distaccamento di istituto di specializzazione agrotecnica o scientifica, che vada a supporto dell’imprenditoria, degli enti ma anche dei giovani studenti e che recepisca le indicazioni dei piani di sviluppo rurale.

Questa la visione di un programma che promuove il benessere della persona all’interno di una comunità che vuole crescere insieme.



Il sistema di protezione civile



La prevenzione e la gestione delle emergenze, la nuova sfida che ci pone oggi il sistema di PROTEZIONE CIVILE è il coinvolgimento sempre maggiore della popolazione sui temi della prevenzione e dei giusti comportamenti in situazioni di emergenza e pericolo, la capacità di essere COMUNITA’ anche durante le emergenze. 

L’ottimo lavoro svolto dal Gruppo comunale di Protezione Civile è un punto di partenza indiscutibile, informare la popolazione mettendo il cittadino al centro delle azioni di protezione civile. I cambiamenti del clima e le sempre maggiori criticità, come la pandemia, ci impongono, per essere efficaci ed efficienti nell’affrontare le difficoltà, una diffusione capillare dei corretti comportamenti da tenere in concomitanza ai rischi.

E’ necessario da subito aggiornare il Piano di Emergenza Comunale e contestualmente il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) ma soprattutto è quanto mai opportuno individuare e  realizzare una nuova sede operativa per la gestione delle emergenze, che possa operare in caso di calamità in modo autonomo e costante, e per la continua formazione di tutti gli interessati.



Progetto città senza barriere

Il principio in base al quale siamo tutti diversamente abili è diventato una realtà grazie ai suggerimenti e agli aiuti di tanti.Ogni luogo del nostro paese dovrà essere accessibile a tutti. Corinaldo un Paese Aperto, con la riscoperta di una rete viaria già presente fin dalla storica antica che ricolleghi i paesi limitrofi



TURISMO E CULTURA



Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.  (Marcel Proust)

Fondamentale rileggere il territorio, per interpretarlo, promuoverlo, valorizzarlo in ottica di coesistenza tra uomo ed ambiente.

Nel corso di questi anni c'è stata una vera esplosione di interesse nei confronti di Corinaldo e del suo paesaggio.

Anni di politiche turistiche volte a gettare il fondamento (conservazione e valorizzazione dei beni culturali, aumento consistente della ricettività e del numero dei turisti, qualità urbana e la giusta promozione) sono la base di questi ottimi risultati. Ci vogliono anni, e Corinaldo si sta muovendo nella giusta direzione da almeno cinquanta.



Il turismo e le politiche turistiche sono una materia complessa e per molti un modo per promettere chissà cosa. 

Gli importanti risultati conseguiti, per giusto merito di tutti i corinaldesi e del lavoro di tante associazioni locali: Bandiera Arancione del Touring Club, Bandiera Verde per l'Agricoltura e appartenenza ai Borghi più Belli d'Italia, tutto questo oramai è storia e non è più sufficiente.

Specialmente a seguito del periodo “covid”, ma non solo, abbiamo riscoperto la Bellezza delle cose semplici, spesso abbiamo guardato il nostro borgo storico, le nostre campagne con occhi diversi.
Siamo molto più consapevoli della grande capacità che può offrire il nostro paesaggio, con i suoi angoli nascosti da scoprire con una semplice passeggiata, ci sono profumi e colori che spesso diamo per scontati, ne abbiamo capito l’importanza in questi ultimi anni dove siamo stati costretti a fermarci.

Corinaldo è già sede pioniere con associazioni di promozioni sociale che hanno portato esempio di buone pratiche e di innovazione anche nei comuni limitrofi. Tali iniziative, permettono il coinvolgimento ed il risveglio della comunità che crea e realizza insieme, in armonia con l’ambiente ed il territorio, superando anche limiti imposti da precedenti format di proposte ed offerte. Sarà pertanto primario il coinvolgimento e la realizzazione di una forte sinergia.

Corinaldo è quella “Città Palcoscenico” che nel suo insieme va potenziata e valorizzata nei tanti aspetti positivi ed importanti che possiede, il nostro territorio va analizzato, riletto e riproposto al turista.

La CULTURA DEL TURISMO,  è comprendere che il nostro futuro, il futuro della nostra economia è fortemente legato alla valorizzazione delle nostre bellezze e ricchezze culturali, paesaggistiche e naturali, dei servizi di qualità.
Vogliamo creare delle opportunità rivolte ad una seria formazione, con l'istituzione di un Corso di Specializzazione in Accoglienza Turistica, non solo per giovani studenti, ma anche per cittadini e imprenditori, per essere pronti ad attuare una seria economia basata sull'ospitalità.



Le
POLITICHE TURISTICHE devono mirare a far conoscere maggiormente Corinaldo in tutte le sue peculiarità.
Partecipare attivamente nelle iniziative di promozione dei “Borghi più Belli d’Italia”, dei “Paesi Bandiera Arancione” - Touring Club Italiano, è di fondamentale importanza.
Rinnovare una più stretta collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Marche, con i Comuni delle nostre vallate, tour operator, è un’azione politica che va perseguita con costanza e determinazione.
In questi mesi la promozione turistica è stata affidata all’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone”, è nato il nuovo brand e portale turistico “VALMIVOLA”, è fondamentale capirne le potenzialità e incidere maggiormente a livello politico turistico, affinché questo nuovo progetto sia realmente innovativo e positivo; non deve essere un contenitore passivo, ma propositivo ed efficace nella promozione del territorio.


Corinaldo ha un notevole capitale umano, grazie alle sue tante Associazioni Culturali molto laboriose che esaltano il valore del Volontariato.
E’ necessario un profondo cambiamento nella strategia di pianificazione dei vari calendari delle manifestazioni estive ed invernali; l’Amministrazione Comunale ha il dovere di coinvolgere tutte le Associazioni interessate diversi mesi antecedenti lo svolgimento delle iniziative, questo per permettere un’ottimale comunicazione e promozione nei vari canali d’informazione e fiere turistiche organizzate.

Le grandi
Feste, organizzate con tanto impegno e spirito di sacrificio dalle Associazioni, capaci di attirare a Corinaldo migliaia di visitatori, sono capaci di coinvolgere ed unire gran parte del nostro tessuto sociale.
Sono situazioni di elevata promozione turistica nei numeri, però non devono essere dei momenti fine a se stessi, ma un’occasione per promuovere il territorio in modo più ampio e completo, creando un flusso turistico costante nell’arco dell’intero anno.

Accanto alle note manifestazioni capaci di attirare grandi numeri di presenze, devono essere maggiormente valorizzate tutte le iniziative che puntano ad un “
turismo easy, di nicchia, sostenibile.
Iniziative capaci di attrarre un pubblico differente, desideroso di scoprire il nostro centro storico con i diversi punti d’interesse artistici, storici, religiosi, visitare i nostri produttori nelle campagne, assaporando e gustando le nostre tipicità locali.

L’Accoglienza è un altro punto fondamentale su cui dobbiamo impegnarci maggiormente, perché è il nostro biglietto da visita, il primo incontro tra domanda e offerta turistica. 

Prendendo esempio dal successo di iniziative di promozione turistica portate avanti dai comuni italiani, progetti dal basso che grazie al sostegno delle amministrazioni locali  hanno realizzato nuovi flussi turistici e nuove strutture ricettive come b&b o affittacamere e la conversione di strutture religiose a rischio degrado, preso atto dei flussi di turismo religioso che Corinaldo registra in quanto Città Natale di Santa Maria Goretti si pensa di valutare e realizzare tre importanti interventi:

  1. Accoglienza Francescana con la conversione del Convento dei Padri Cappuccini di Corinaldo a struttura ricettiva sia per gruppi come studenti, pellegrini o famiglie sia per il target convegnistico.

Il sito e la struttura, senza particolari interventi e modifiche, oltre a garantire la permanenza della comunità francescana dei padri cappuccini nel Comune di Corinaldo, ha già spazi e ed ambienti predisposti all’accoglienza, cosi come è l’unico posto che permette il parcheggio di eventuali autobus

  1. Sistemazione e realizzazione di un percorso che già naturalmente si collega per morfologia del territorio tra il Convento e la zona Pregiagna, e che tenga conto anche delle necessità di ospiti diversamente abili.

  2. Prevedere la realizzazione di un luogo di culto e preghiera dedicato alla figura della Santa Martire in prossimità della Casa Natale.


Il servizio dello IAT di Corinaldo, con personale preparato e volenteroso, va potenziato nella fruibilità degli orari di apertura, è necessario incentivare la collaborazione con tutti gli attori del settore turistico, con informazioni costanti ed aggiornate sulle strutture ricettive e le diverse attività produttive, per offrire sempre più, un servizio ottimale al visitatore.
Nell’ottica dell’accoglienza, dobbiamo essere maggiormente consapevoli di come ogni commerciante, produttore locale, titolare e dipendente di esercizi pubblici, debba poter offrire al visitatore le informazioni turistiche basilari, anche all’ospite straniero.


L’
innovazione tecnologica inoltre è sempre più un aspetto necessario al giorno d’oggi, avere un’applicazione informatica dedicata al nostro territorio, facilmente consultabile dal visitatore è importante, oltre ovviamente all’aggiornamento costante del portale web “Corinaldo Turismo” e di tutti i social media collegati. 

Quando parliamo di Cultura, dobbiamo comprendere come questa parola abbia un significato molto ampio e dai molteplici aspetti.
Spesso ci riempiamo la bocca con questa parola, quando, in realtà, dobbiamo concretamente valorizzare tale concetto, comprendendo le enormi potenzialità che Corinaldo possiede e fare in modo che questo valore sia maggiormente proposto e reso fruibile a tutti i cittadini e turisti.

Proponiamo la costituzione di un MUSEO Aperto della Fotografia del Paesaggio. Non dobbiamo inventare nulla. Abbiamo tutto.
Ospitiamo già un premio nazionale di fotografia “Mario Carafòli” e potremmo istituire un Corso di fotografia del paesaggio, anche presso le nostre scuole. 

Crediamo sia importante la creazione di un itinerario a immagini, originale e inedito sul paesaggio naturale e umano che ci circonda. 


Una Cultura dedicata al recupero di spazi naturali, come il Parco Selva di Boccalupo (ex geofisico), è una questione che va risolta in modo definitivo, proponendo un affidamento in convenzione a soggetti, con un progetto di recupero e utilizzo sostenibile.
I percorsi ciclabili e pedonali che attraversano le nostre colline, devono essere curati e mantenuti accessibili, promuovendo una più fattiva collaborazione con gli agricoltori e associazioni dedicate al settore.

Una Cultura dedicata al patrimonio storico e artistico, attraverso il già iniziato progetto di recupero di “Palazzo Marcolini”, dove possano trovare spazio una parte musealizzata dedicata ai reperti archeologici del “Principe Piceno”, luoghi dove poter allestire nuove mostre e diverse attività culturali, questo permetterebbe anche di dare nuova vitalità a Piazza del Terreno.
Altro aspetto è ridare maggiore attenzione alla stagione teatrale del “C.Goldoni”, riorganizzando la programmazione con iniziative e spettacoli capaci di attrarre un pubblico più ampio, in collaborazione con l’AMAT e Associazioni teatrali locali.

La Cultura e il Sapere sono tra le ricchezze principali di Corinaldo, città d’arte. 

Oggi Corinaldo deve investire in questa dimensione, perché oltre ad essere occasione di sviluppo e di lavoro qualificato, richiamo di operatori di rilievo nazionale e internazionale,  di attrazione di nuovi investimenti è il momento in cui una comunità cresce e si realizza.
Cultura è anche domandarsi i tanti perché di ogni scelta amministrativa. E' conoscenza.

La valorizzazione dell'impegno profuso dalle diverse e numerose Associazioni culturali cittadine e la realizzazione di eventi sono il punto di partenza per la programmazione di una seria attività culturale. 

Eventi a carattere formativo e spettacoli musicali, teatrali, storici e concerti saranno i cardini di queste scelte.

Il teatro e l’edificio ex scuola materna A.Veronica, sono dei contenitori in cui, assieme alle associazioni, possiamo e vogliamo riempire di contenuti. I giovani e molti di noi hanno sete di conoscenza, di cultura, tutto questo ci stimola a mettere a disposizione tante idee.Una sede ufficiale di molte associazioni che vogliono produrre cultura. Senza imposizione, libera. E' questo un nuovo modo di fare cultura, lasciando e permettendo ai tanti di esprimersi e a noi corinaldesi di goderne i frutti.

La Biblioteca comunale è ben strutturata e funzionale, ma vogliamo incrementare i servizi offerti con l’implementazione di strumenti di connessione veloce internet per agevolare gli studenti nelle ricerche, documentandosi in modo ampio e completo.
Il recuperato palazzo degli agostiniani che ospita la Moderna Agorà con il centro studi sulla donna, necessità di organizzazione per renderlo maggiormente fruibile e appetibile ai cittadini e potenziali visitatori.
Organizzare appuntamenti letterari e convegnistici all’interno del MA è un’opportunità importante che andrebbe ad incentivare anche un aspetto turistico.
Il serio e proficuo rapporto che abbiamo con l'Università Politecnica delle Marche e con altri atenei o luoghi pubblici di cultura e sapere, sono punto di partenza per una fase di nuova rinascita culturale. “Università chiama Università”, che vengano a studiare qui, perché no. Significherebbe molto per noi. 
 

Il Centro Storico circondato dalle sue stupende mura ha visto negli ultimi anni delle problematiche molto stringenti, dalla stabilità e conservazione della cinta muraria, ad uno spopolamento progressivo e una chiara difficoltà nella vivibilità da parte dei suoi abitanti e dei servizi offerti che man mano si sono spostati al suo esterno.
La ZTL è un argomento che vogliamo affrontare: ci sono necessità da parte dei turisti e da parte di chi abita nel borgo, bisogna adeguare la chiusura del centro storico con orari adatti e flessibili a secondo della reale necessità di tutti.
In Italia ci sono esperienze positive in altri piccoli borghi, dove, per incentivare il popolamento del centro cittadino, le amministrazioni comunali si sono impegnate nel fornire servizi adeguati agli abitanti.
Vogliamo quindi percorrere questa strada, con ogni sforzo possibile:

- potenziando il servizio della rete a banda larga (attualmente presente, ma in concreto scarsamente funzionante), in modo da attrarre chi lavora ad esempio in smart-working, studenti che hanno necessità di avere una rete internet efficiente e non a singhiozzo;

- mettendo a disposizione ulteriori risorse economiche alle attività
commerciali,  liberi professionisti, artigiani, che permettano loro di affrontare l’attuale crisi sociale e di conseguenza la crisi economica;

- incentivare il recupero di edifici storici, locali inutilizzati che possono essere messi a disposizione di nuovi nuclei familiari o di nuovi lavori in co-working.

    GUARDANDO OLTRE…

Partendo dalla mozione approvata all’unanimità  dal Consiglio comunale del 27 Aprile 2022, inerente “il sistema di gestione del patrimonio storico culturale attraverso la costituzione di un'impresa sociale che persegue i fini di un’economia civile” intendiamo realizzare un nuovo contenitore Nuova Comunità” che si occupi di una  pluralità di settori di intervento, come la conservazione e la tutela ambientale, la rigenerazione del patrimonio, il turismo, l’agricoltura, servizi alla persona, la gestione del patrimonio e di attività ricettive, la formazione e la progettazione,  l’innovazione, ma anche sport, educazione e ricerca, con asset naturali e culturali.



Un modello di  innovazione sociale per il coinvolgimento dei cittadini, che mette a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni, e.t.s. ed istituzioni.

Gli stessi stakeholders potranno per competenze prendere parte anche alla compagine societaria.

Grazie al nuovo approccio i residenti divengono sia produttori sia fruitori dei beni e servizi offerti che sono principalmente rivolti alla crescita stabile e duratura della qualità della vita ed al contempo promuovano la coesione all’interno di una comunità all'interno di una comunità.



Il contenitore di “Nuova Comunità”, persegue come finalità il raggiungimento dei 6 principi cardine del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:

  • Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo.

  • Rivoluzione verde e transizione ecologica.

  • Infrastrutture per la mobilità

  • Istruzione, formazione, ricerca e cultura.

  • Equità sociale, di genere e territoriale.

  • Salute



Rimane uno strumento facilitatore dell’azione di programma e della macchina amministrativa pubblica grazie ai  molteplici ambiti collegati sia ai beni comuni sia al territorio, un contenitore che promuova e valorizzi il  benessere della comunità territoriale corinaldese,  soprattutto in termini di socialità e vita comunitaria.

Si occupa attraverso la tecnologia e l’interazione della predisposizione di un modello di qualità partecipata del cittadino.

Un impegno finale…

 Crediamo che in un sistema di ascolto e partecipazione, sia fondamentale anche dotarsi di un sistema di controllo e misurazione del livello di soddisfacimento ed efficienza da parte della cittadinanza. 

  • Un modo per coinvolgere tutti i cittadini a partecipare e a presidiare il territorio e favorire una “qualità partecipata”