Ricucire, in politica, è un’arte nobile che richiede il giusto tempo.
Il tempo necessario per preparare il terreno, per riprendere un dialogo spezzato, per mettere da parte i motivi che hanno diviso, per creare un rapporto di fiducia reciproca e riallacciare tutti quei nodi indispensabili perché non ci siano altri strappi.
Per ricucire ci vuole la volontà di “deporre le armi”; in questo caso vorrebbe dire riconoscere che la competizione elettorale è finita e che – in un sistema maggioritario – chi ha vinto le elezioni (anche fosse per un voto solo) ha il diritto ed il dovere di governare.
Soprattutto ricucire è un impegno che dovrebbe riguardare tutti.
Questa riflessione nasce dopo aver letto l’articolo apparso su VivereSenigallia e sulla pagina facebook di “Giorgia Fabri – consigliera comunale” dal titolo “Primo Consiglio Comunale, persa un’occasione di ricucitura istituzionale”.
Si imputa alla maggioranza di aver perso “un’importante occasione di collaborazione e dialogo” per non aver eletto come Presidente del Consiglio un componente della minoranza.
Si tratta di una figura nuova per il Comune di Corinaldo, i cui compiti – in assenza di un regolamento - sono tutti da definire; un compito delicato che presuppone un rapporto di fiducia e collaborazione con l’amministrazione comunale. Alla minoranza è stata proposta la Vice Presidenza, perché è bene che le regole vengano discusse e scritte insieme.
Non aver accettato la Vice Presidenza non è certo un atteggiamento che va verso un dialogo costruttivo.
Tra l’altro rimane ancora aperta l’ipotesi del ricorso amministrativo da parte del gruppo consiliare Corinaldo Voce Comune, che mette in dubbio la regolarità delle elezioni e pertanto la nomina dell’intero Consiglio Comunale, compresa la figura del Presidente del Consiglio.
Neanche alla questione della somma algebrica dei voti ottenuti dalle opposizioni può darsi un significato che va oltre l’operazione matematica e non è utilizzabile per giustificare il rifiuto della Vice Presidenza.
In un sistema maggioritario, infatti, per sommare i voti presi da Corinaldo Voce Comune e Corinaldo Civitas, le due liste si sarebbero dovute presentare insieme in campagna elettorale, cosa che non è avvenuta; pertanto, alla somma dei voti ottenuti non può darsi alcun significato politico.
Piccole precisazioni necessarie per evidenziare come il dialogo costruttivo non può essere solo preteso, ma va coltivato, cercando di arginare le ostilità ed evitando di delegittimare chi oggi è stato chiamato ad amministrare.
Dal canto suo il Sindaco Gianni Aloisi in varie occasioni ha espresso l’intenzione di collaborare con la minoranza e di valorizzarne il ruolo. In quest’ottica ha proposto un coinvolgimento attivo attraverso la Conferenza dei capigruppo, così da renderli partecipi dei lavori della giunta e prendere nota delle loro osservazioni.
A questo impegno le opposizioni non hanno dato alcun valore, dimostrando di non avere interesse a fare la propria parte nella nobile arte di ricucire.
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